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io sono qui |



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ACCIPITER GENTILIS ARRIGONII
Kleinschmidt,
1903
versione
scheda 01 del 08 maggio 2014 |
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i nomi |
it |
Astore |
sar |
Stori colombìnu, Stori columbìnu, Stori
cabombìu, Store, Isrtòri |
ing |
Goshawk |
fr |
Autuor des palombes |
cast |
Azor |
cat |
Astor |
ted |
Habicht |
jap |
オオタカ |
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classificazione |
Ordine |
Accipitriformes |
Famiglia |
Accipitridae |
Genere |
Accipiter |
Specie |
Accipiter Gentilis |
Sottospecie |
Accipiter Gentilis Arrigonii |
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diffusione

rosso =
Accipiter Gentilis Arrigonii (Kleinschmidt, 1903)
arancione =
Accipiter Gentilis (Linnaeus, 1758)
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fattori di minaccia
Le cause
che stano portando all’estinzione di questa specie
sono: il riscaldamento globale, l’inquinamento,
l’effetto serra, la caccia. Ma i veri problemi sono
due che sono: disboscamenti e il bracconaggio. I
disboscamenti avvengono perché c’è un’alta richiesta
di legname da parte dell’induista, ciò influisce sul
l’ecosistema dell’habitat. Il bracconaggio viene in
parte uccidendo gli Astori, utilizzando metodi
orribili e inoltre utilizzando strumenti illegali.
Ma normalmente oltre che cacciarli i bracconieri li
catturano anche per poi rivenderli in nero ai
falconieri.
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riconoscimento
Ha
differenza della Accipiter Gentilis l’astore sardo
ha un piumaggio più scura rimane come dimensioni più
piccole. Un adulto di Astore Sardo ha la testa di
color scuro e macchiata di bianco, il vertice è di
color ardesia, la nuca è di color ardesia e striata
di bianco, il sopraciglio è bianco, la regione
orbitale è di color bruno-nerastra, il dorso è di
color grigio ardesia-bruno, le ali è di color grigio
ardesia-bruno, la dorso è di color grigio
ardesia-bruno, la gola è bianca e striata
orizzontalmente di color brune, il petto è bianco e
striato orizzontalmente di color bruno, il ventre è
bianco e striato orizzontalmente di color bruno, i
calzoni è bianco e striato orizzontalmente di color
bruno, il sottocoda è bianco, il becco è di color
nero-bluastro, le zampe sono gialle. Tra la femmina
e il maschio non ci sono differenze particolari.
L’astore sardo ha le parti superiori di color bruno
scuro con sfumature tendenti al grigio, il
sopraciglio è biancastro e si prolunga sino alla
testa, le redini e i lati della testa sono
biancastri e striati di bruno-nerastre, il mento è
bianco ed è leggermente striato, gli apici sono
bianchi, le scapolari e le copritrici superiori
della coda sono striate di bianco, il sottocoda è
bianco, il becco è nero ed più bluastro alla base a
gli angoli è di color giallo-verdastri è corto e
curvo; le narici sono ovali, le ali sono corte e
arrotondate sulle punte, le zampe sono lunghi e di
color giallo, i piedi sono giallastri, l’iride è
giallo-arancio. La coda è caratterizzata da una
strisca sub-terminale di colorazione scura e da
altre 3-4 barre più larghe. Le remiganti hanno gli
apici di color bianco. Il giovane si distingue
dall’adulto perché ha la testa più chiara e più
striata; le parti ventrali hanno una colorazione
variabile che va dal castano al fulvo-biancastro e
sono macchiate di scuro. Una femmina di astore
misura di lunghezza 48-60 cm; l’apertura alare e
pari a 98-117 cm; l’ala e pari a 330-375 cm e pesa
500-1100 g. Un maschio di astore misura di lunghezza
48-60cm; l’apertura alare e pari a 98-117 cm; l’ala
e pari a 290-330 cm e pesa 650-750 g.
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riproduzione
Questa
specie è stazionaria, ma durante la stagione
riproduttiva occupano nuovi territori. Durante
l’inverno il maschio e la femmina vivono in
territori separati, ma alla fine dell’inverno si
ritrovano nella zona dove vera situato il nido. I
corteggiamenti avvengono da febbraio a marzo e
tramite questo fenomeno si possono osservare gli
adulti che compiono stupendi voli nuziali e
magnifiche picchiate. Quando si innalzano in volo
innalzandosi compiendo dei giri concentrici. Gli
apici delle remiganti sono bianche. Tra febbraio e
marzo la femmina comincia a costruire il nido;
inoltre si occupa di scegliere il luogo dove
situarlo. Viene situato a diverse decine dimetri dal
suolo, ed è composto principalmente da rami raccolti
da terra o rami spezzati dalle piante vicine e con
frasche verdi. La deposizione viene effettuata da
aprile a maggio. Le uova sono bluastre o bianco
gialliccio e macchiato di bruno. Hanno le dimensioni
medie mm 57 x 45 e pesano mediamente 60 g. Una cova
completa comprende 2-4 uova, che vengono deposte ad
intervallo paria 3giorni. Più raramente vengono
deposte 1-5. La cova dura 35-41 giorni e viene
effettuata dalla sola femmina che viene alimentata
regolarmente dal compagno. I pulcini alla nascita
sono privi di penne, ma già all’età di 18-38 giorni
cominciano a ricoprirsi di un piumino. Il primo
piumino è di color bianco-grigiastro e sfumato di
bruno in corrispondenza delle redini. Invece il
secondo piumino è più bianco e ed è più lanoso
rispetto al primo, le parti superiori sono di color
grigio-fulvo e le parti inferiori sono di color
bianco-crema. Sono già in grado di lasciare il nido
all’età di 40 giorni, ma compiono il primo volo
all’età di 45. Diventano all’età 70 giorni.comprende
1 uovo. Il periodo di cova dura 48-54 giorni
effettuata da entrambi i genitori. I grifoni si
involano tra la fine di luglio e la metà di
settembre, rimanendo legati hai genitori per altri
3-5 mesi, talvolta sino all’inizio del nuovo ciclo
riproduttivo. |
alimentazione
La dieta
è composta principalmente da mammiferi e da uccelli.
In Sardegna si nutre principalmente di Lepus
capensis mediterraneus (Wanger, 1841),
Oryctolagus cuniculus huxleyi (Haeckel, 1874),
Apodemus sylvaticus dicrurus (Rafinesque,
1814), Columba livia (Gmelin, 1789),
Alectoris barbara (Bonnaterre, 1790), Columba
palumbus (Linnaeus, 1758), Sturnus vulgaris
(Linnaeus, 1758), Turdus iliacus (Linnaeus,
1758), Turdus merula (Linnaeus, 1758), Corvus
corone (Linnaeus, 1758). Tra gli uccelli vengono
inoltre predati molti rapaci diurni (Accipiter
nisus (Linnaeus, 1758), Falco tinnunculus
(Linnaeus, 1758)) e notturni (Athene noctua (Scopoli,1769)
e Asio otus (Linnaeus, 1758)). Più raramente
si ciba di insetti, di anfibi, di rettili e di
animali morti non uccisi dai lui. |
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