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io sono qui |



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EGRETTA ALBA
Linnaeus,
1758
versione
scheda 01 del 14 novembre 2013 |
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i nomi |
it |
Airone bianco maggiore |
sar |
Menga, Crobu piscadori, Corvu ambidaggiu |
ing |
Great Egret |
fr |
Grande
aigrette |
cast |
Garza blanca |
cat |
Agrò blanc |
ted |
Silberreiher |
jap |
ダイサギ |
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classificazione |
Ordine |
Pelecaniformes |
Famiglia |
Ardeidae |
Genere |
Ardea |
Specie |
Ardea Alba |
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diffusione
Cartina della diffusione non disponibile.
azzurro = nidifica
rosso = stanziale
verde = sverna
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riconoscimento
L’Airone
bianco maggiore ha il piumaggio di color bianco
candido, le scapolari sono allungate e costituiscono
le lunghe egrette. I sessi si assomigliano. Nella
fase riproduttiva il becco è giallo ma, con
l’intensa vascolarizzazione controllata dagli ormoni
sessuali, si colora di nero. La colorazione delle
zampe e dei piedi varia dal bruno al nerastro. Le
dita sono quattro e lunghe. L’unghia posteriore del
dito medio è dentellata sul margine interno ed è
utilizzata per assestare il piumaggio. Si distingue
dalla Garza perché rimane più grande e per la
diversa colorazione delle zampe, dei piedi e del
becco. Mentre durante il volo si può distinguerli
dalle Cicogne perché il movimento del battito delle
ali è più lento e il collo è tenuto a forma di “S”.
Normalmente l’Airone bianco maggiore è silenzioso
quand’è lontano dalla colonia, ma quando raggiunge
il nido emette dei versi profondi e gracchianti.
Misura in lunghezza 85-105 cm; l’apertura alare e
pari a 140-170 cm e pesa 950-1700 g.
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riproduzione
Nidifica
in colonie, e si può associare con le altre specie
di aironi. Il nido è costruito tra le fitte canne
che si trovano nelle zone palustri. L’uovo ha le
dimensioni medie mm 61 x 43. Una covata completa
comprende 2-5 uova. La cova dura 25 giorni e viene
effettuata da entrambi i genitori. I pulcini sono
accuditi e nutriti da entrambi i genitori. I pulcini
sono già atti al volo all’età di 40 giorni. La
maturità sessuale viene raggiunta al terzo anno di
età.
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alimentazione
La sua
dieta è composta principalmente di pesci, anfibi, e
piccoli rettili, e normalmente caccia in piccoli
gruppi. Quando l’acqua è bassa, si ciba camminando
col corpo orizzontale e fermandosi per afferrare le
prede con precisi colpi di becco, quando è profonda
resta immobile al limite della buca, con la testa e
il collo leggermente inclinato, osservando il fondo:
avvistata la preda, di scatto immerge il collo per
catturarla. |
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15/10/2016 |
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mirto
sardo |
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